domenica 30 giugno 2013

CROAZIA: 28° STATO DELL'UNIONE EUROPEA



Dopo dieci anni di attesa la Croazia compie il "grande salto" e domani, 1° luglio, diventerà a tutti gli effetti il ventottesimo membro dell'Unione Europea.
Il progetto prende forma nell'ottobre 2001, quando la Croazia firma l'accordo di stabilizzazione ed associazione all'Unione Europea ma la data in cui inizia il vero calvario per l'entrata del paese nel Club rimane il 21 febbraio 2003, quando il primo ministro Ivica Racan presenta la domanda di adesione all'Unione Europea.

venerdì 28 giugno 2013

MAROCCO: PORTA SULL'AFRICA



Il Regno del Marocco è una porta sull'Africa, un "African door", per gli investimenti italiani ed europei.
Attraverso l'analisi di dati evidenziati in un convegno, organizzato dall'IAI in collaborazione con SRM, si evince che l'export italiano nel paese, dal 2000 al 2012, è cresciuto del 90% e nel primo trimestre del 2013 è aumentato del 24,2% rispetto al primo trimestre del 2012.

sabato 22 giugno 2013

DECRETO SVUOTA CARCERI



E' pronta la bozza Cancellieri o Decreto svuota carceri.
In poche parole, il decreto, prevede per tutti coloro che hanno superato i 70 anni pene alternative o concessione degli arresti domiciliari e ingresso in carcere impossibile alle persone condannate a 4 anni.

venerdì 21 giugno 2013

F-35: ITALIA RIPENSA AI 131 CACCIABOMBARDIERI





Un anno fa, durante il governo Monti, il ministro della difesa Di Paola riduceva l'acquisto dei criticatissimi F-35 da 131 a 90. Oggi il nuovo ministro della difesa, Mario Mauro, rilancia l'ipotesi di ritornare sui propri passi e acquistare i 131 velivoli come da contratto.

giovedì 20 giugno 2013

IL G8 DELLE PAROLE



Il vertice tra gli otto grandi paesi del pianeta che si è tenuto in questi giorni a Lough Erne, in Irlanda del Nord, si è concluso con tanti buoni auspici ma niente di concreto.
Sotto l'egida del governo britannico, l'ampia agenda affrontata dai leader del G8 (da notare che il summit esclude tra i grandi, la seconda potenza economica del mondo: la Cina) ha permesso di toccare temi delicati come la guerra civile in Siria, l'evasione ed elusione fiscale a livello internazionale e i programmi nucleari iraniani.

martedì 18 giugno 2013

PILLOLE GRECHE: SOSPENSIONE CHIUSURA ERT



Proteste davanti la sede principale di ERT, tensioni all'interno della coalizione di governo, critiche aspre e indignazioni. Dopo la chiusura dell'emittente radio-televisiva greca le polemiche e gli scontri politici continuano ad infiammare la penisola e passati alcuni giorni di vane speranze per una riapertura, arriva la sentenza di un tribunale greco che stabilisce una ripresa delle trasmissioni abbinata ad una decisa ristrutturazione dell'ente. Quindi sospensione temporanea della chiusura.
La sentenza consente alla precaria coalizione ellenica di procedere verso un compromesso per evitare elezioni anticipate. Il primo ministro Antonis Samaras, costretto alla fatidica decisione di chiusura da un imposizione dei rappresentanti della Troika, adesso tenta un parziale dietrofront e cercherà di allentare le tensioni con i membri di minoranza nel suo governo, Pasok e la Sinistra Democratica, offrendo la riattivazione delle trasmissioni con uno staff ridotto.
Come accennavamo in un precedente articolo, la conclusione più ovvia era proprio di lasciare operativa l'emittente pubblica, senza metterla in mano ai privati, riducendo i costi di gestione.
Adesso non rimane che aspettare anche la tanto attesa sentenza della Corte Suprema Amministrativa, la quale deve accettare o respingere un appello dello staff di ERT, che potrebbe obbligare la riapertura delle trasmissioni fino ad una decisione finale

venerdì 14 giugno 2013

CAPITALISMO E STUPIDITA'





Se a qualcuno non era ancora chiaro, per qualche oscuro motivo, al capitalismo sfrenato e senza scrupoli è concesso proprio tutto.
Perchè senza scrupoli?
Il motivo risiede nella crisi economico-sociale che sta attraversando l'occidente in questi anni e al fatto che le grandi multinazionali ne stanno traendo, senza remore, un fortissimo guadagno.

giovedì 13 giugno 2013

IL BUON SELVAGGIO




Di Roberto C.

C’era una volta, nel 2704 a.c. , un uomo vecchissimo, pensate morì a 950 anni, che in una sua visione gli si presentò Dio il quale lo avvertì che avrebbe mandato il Diluvio Universale e tutta la terra sarebbe stata sommersa dai mari.
Lui, vecchio saggio, costruì una enorme barca, imbarcò la sua famiglia di cui i tre figli, Sem, che nella loro arcaica lingua significava prosperità, Cam che significava caldo e Jafet che significava aperto, insieme a viveri, animali e piante che trovò, per la sussistenza in mare. Dopo il Diluvio, i mari si ritirarono e scesi a terra iniziarono a litigare. Cam, che era più ribelle, fu cacciato e se ne andò in Africa.

mercoledì 12 giugno 2013

GRECIA E PRIVATIZZAZIONI



E' uscito allo scoperto il programma di privatizzazione che spinge da mesi per la messa sul mercato dei beni pubblici ellenici voluto dalla Troika (triumvirato composto da Commissione europea, FMI e BCE).
Il governo greco di Antonis Samaras, come annunciato ieri, ha sospeso le trasmissioni della Tv e della radio pubblica, ERT, la Rai greca.

martedì 11 giugno 2013

MES: AIUTI ALLE BANCHE?



Secondo un documento visionato da Reuters, il MES, Meccanismo Europeo di Stabilità, utilizzerà tra i 50 e 70 miliardi di euro delle sue risorse per ricapitalizzare direttamente le banche della zona euro.
I leaders europei hanno dichiarato che se un governo non è in grado di recuperare fondi propri per paura di un ulteriore indebitamento sul mercato il quale potrebbe mettere a rischio la sostenibilità del suo debito pubblico allora subentrerebbe il MES con una capacità di prestito di oltre 500 miliardi di euro.
Le regole e le condizioni su come tali ricapitalizzazione potrebbero avvenire devono essere ancora decise dai ministri delle finanze della zona euro a fine mese, in una riunione a Lussemburgo.
Abbiamo già accennato al MES (o ESM) in un articolo precedente e sappiamo molto bene che questo fondo è nato per aiutare gli stati, i vari governi (non a caso è stato rinominato Fondo Salva Stati) e mantenere la stabilità dei 17 paesi ma come sospettavamo il suo utilizzo, al momento, viene rivolto verso le banche e i suoi movimenti decisionali interni rimangono oscuri al pubblico.
La trappola che il MES costituisce per l'euro ed in particolare per i singoli stati europei non è ancora chiara a molti. Ben presto ne sentiremo gli effetti.
Purtroppo questo non viene neanche evidenziato a gran voce dai media nazionali (guarda caso) ma non vi preoccupate alcuni politici (chi, non è dato sapere) dell'euro zona hanno già annunciato che metteranno un limite alla quantità di denaro che il MES potrà usufruire per la ricapitalizzazione diretta delle banche, visto che questa forma di aiuto mangia un'elevata quantità di risorse e in maniera troppo rapida che il Fondo potrebbe erogare ai governi.
Adesso possiamo dormire sonni tranquilli.

UNO SGUARDO ALLA SIRIA




Nel corso del 2011, in Siria, sono scoppiate le prime sommosse popolari che hanno portato ad una guerra civile senza un'apparente via di uscita. Il partito Ba'th che è al governo dal 1963 con a capo il Presidente Bassar Al-Asad ha cominciato a traballare con la nascita della cosidetta primavera araba che dalla Tunisia si è espansa in quasi tutto il magreb e oltre.

lunedì 10 giugno 2013

SHOPPING CINESE AL TESORO



Apprendiamo dal sito La Notizia che è previsto l'incontro al dicastero di via XX settembre (Ministero Economia e Finanza) con la delegazione di dirigenti dello Shanghai Administration Institute per il prossimo 18 giugno. Per l'Italia parteciperà Vincenzo La Via, direttore generale del Tesoro, Cesare Romiti, ex capo della Fiat e oggi presidente della Fondazione Italia-Cina e Alberto Forchielli, direttore di Mandarin Capital Partners.
L'incontro è incentrato sulla valutazione, da parte della delegazione cinese, d'investimenti in società che gestiscono reti, come la Cassa depositi e prestiti (controllata al 70% dal Tesoro e il restante da fondazioni bancarie), la quale vanta partecipazioni importanti: Enel, Eni, Snam e Terna.
I rapporti commerciali tra Pechino e Roma sono in continua crescita e "l'invasione commerciale" desta non pochi sospetti.
Nel 2004, ad esempio, è entrata una solida presenza in Italia nel campo digitale: l'Huawei, azienda leader nelle soluzioni d'information e communication technology e la sede italiana attualmente conta più di 500 dipendenti. Infatti, come afferma l'articolo, non sarebbe un caso se all'incontro vi fosse la partecipazione anche di George Zhao Ming, manager dell' Huawei Italia.
La speranza, ovviamente, è che le società cinesi che investiranno nel territorio italiano, facciano leva sulle risorse e sui talenti locali, garantendo benefici alle comunità in cui operano e svolgendo un ruolo importante per la crescita economica italiana e non il classico banchetto per spartirsi i nostri migliori asset ed industrie per svuotarle di ogni italianità come è già successo con altri paesi europei e non.
Purtroppo la conferma di un esito positivo sarà solo il tempo a darcela. Dal canto nostro continueremo a monitorare.

venerdì 7 giugno 2013

IL SOLITO BALLETTO!





Quasi due mesi sono passati dall'entrata del governo Letta e ancora non  c'è stata una proposta concreta per risollevare le sorti del paese. Nessuno chiede provvedimenti immediati e promesse roboanti ma di certo non vi è traccia o qualche segno tangibile di disegni atti a modificare, anche nell'arco di un determinato periodo, "l'impasse" (per usare un eufemismo) economico-sociale attuale, è veramente assurdo.

giovedì 6 giugno 2013

KEYNES: RITORNO ALLE ORIGINI




La portata della crisi finanziaria scoppiata nel 2008 ed originatasi negli Stati Uniti con lo sgonfiamento della bolla immobiliare e contemporaneamente all'insolvenza di molti possessori dei mutui subprime, ha sortito ripercussioni decisamente negative per le teorie economiche dominanti.

mercoledì 5 giugno 2013

REFERENDUM: PRIMA L'ITALIA POI L'EURO





Di Roberto C.

Relativamente all’eventuale referendum nazionale, proposto dal M5S, sulla volontà di uscire dall’Euro o meno, vorrei fare alcune considerazioni in merito.
Ritengo, in questo momento drammatico per l’economia nazionale, che tale consultazione sarebbe prematura ed una perdita di tempo nell’affrontare tesi, se pur autorevoli ed interessanti, di economisti che si dibattono in una diatriba prettamente e solamente teorica, per definire se, oggi con il sistema politico che ci governa sia in Italia che in Europa, l’uscita o meno dall’Euro porterà benefici futuri o salverà l’andamento economico italiano.

martedì 4 giugno 2013

M5S: REFERENDUM SULL'EURO




Il Movimento 5 Stelle ha proposto un referendum propositivo senza quorum per sapere dagli italiani se vogliono rimanere nell'euro oppure uscire.