giovedì 25 luglio 2013

UN OPEC DEL MEDITERRANEO?



La produzione di petrolio continua a crescere di anno in anno e nel 2012 i paesi produttori di petrolio, riuniti nell'OPEC, hanno realizzato un nuovo record di fatturato superando i mille miliardi di dollari annui, con una media di 30 milioni di barili al giorno.

mercoledì 24 luglio 2013

TTIP: PRIMA FASE PER LA GRANDE UNIONE TRA UE E USA



Di questa notizia, chissà perché, non se ne sente parlare tra i vari mezzi di comunicazione nazionali. Almeno in Italia. Il nostro blog, però, ha considerato il tema di estrema importanza e abbiamo deciso di darvi un piccolo assaggio di quello che sta succedendo a livello transnazionale con l'avvio di un trattato denominato TTIP.

lunedì 22 luglio 2013

LA COMUNITA’ ECONOMICA DEL MEDITERRANEO




Di Roberto Casarelli

Eravamo tutti emozionati ed eccitati prima del 25 Febbraio, Berlusconi che con il suo sapervendere fumo avanzava nei sondaggi, Bersani con il suo PD che, a suo dire, era stato profondamente rinnovato, un Renzi che sapeva stare al suo posto d’onore e Grillo, l’astro nascente, l’uomo della Provvidenza che avrebbe finalmente dato una voce a chi di vecchia politica ne era nauseato e che avrebbe, con i suoi ragazzi del web, ridato luce nuova alle nostre Istituzioni .Eravamo emozionati e felici perché in campagna elettorale avevamo capito che sia il PD che il M5S avevano molti punti programmatici in comune su come iniziare a ricostruire questa povera Italia .

venerdì 19 luglio 2013

QUANDO I TECNOCRATI UCCIDONO LA CRESCITA EUROPEA



Sono loro i veri artefici del disastro, della crisi finanziaria ed economica che ha colpito l'Europa.
I cosiddetti tecnocrati, che alle nostre spalle hanno tramato per rendere i paesi del sud Europa (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo e anche la Francia) meno competitivi e sempre più indebitati rispetto al nord Europa, Germania in primis.
Per salvare le loro posizioni si sono dovuti inventare l'Euro e faranno di tutto perché ciò rimanga in piedi, anche a costo della nostra totale povertà.
Questo, in poche parole, è il nocciolo del pensiero espresso in questo articolo su "Come Don Chisciotte" di Charles Gave economista ed esperto di finanza.
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LA QUESTIONE PALESTINESE

Ovviamente il nostro blog non poteva ignorare la questione palestinese ed è per questo che abbiamo deciso di pubblicare un ottimo articolo-intervista ripreso da Osservatorio Iraq e preceduto da un piccolo accenno di storia.



Dal 1948, anno della nascita dello Stato d'Israele, la popolazione palestinese è costretta a vivere in lembi di territorio dove coesistono al suo interno povertà, malattie e sovraffollamento continui.

Le condizioni disumane di questo popolo però vengono decise molto prima di quella data e cioè a cavallo tra l'ottocento e il novecento con la Dichiarazione di Balfour, dove il governo inglese prometteva l'insediamento di un focolare nazionale ebraico nella vecchia Palestina. Questo movimento migratorio, fomentato dal pensiero sionista, fu finanziato e caldeggiato ,quindi, anche da Inghilterra e Stati Uniti.
Il problema era che la Palestina non era una arido deserto privo di persone ma un territorio ben strutturato con una sua popolazione autoctona formata in larga maggioranza da palestinesi musulmani sunniti che parlavano arabo e altre minoranze, ben integrate, come cristiani, drusi e sciiti.
Ma non importava, l'invasione venne eseguita, fu proclamato nella primavera del 48' lo Stato d'Israele e la conseguenza portò, da parte dell'intero occidente e chiaramente d'Israele, alla negazione dell'esistenza del popolo palestinese.

martedì 16 luglio 2013

SOS SVENDITA DELL'ITALIA



La situazione dei beni immobiliari e altre meraviglie del territorio italiano in questi anni è veramente complicata ma chiaramente, al momento, il tema è tabù.

Lo scenario che si sta formando era prevedibile già da tempo e gli ultimi due governi (Monti e Letta tutti e due facenti parte del gruppo Bilderberg) hanno dato una spinta notevole alla svendita dei nostri tesori e tutto in nome dell'Europa e del debito imperante.

giovedì 4 luglio 2013

NOTIZIA FLASH: Italia-Libia

Riportiamo questa notizia flash, appresa da Agenzia Nova, sul dopo incontro tra il premier Letta con l'omologo libico, Ali Zidan, su questioni riguardanti il tema energetico:


Roma, 4 lug 16:25 - (Agenzia Nova) - Il tema dell'energia è fondamentale per i rapporti tra Italia e Libia e una buona cooperazione tra i due paesi porterà a risultati importanti. E' quanto affermato oggi dal premier italiano, Enrico Letta, al termine del suo incontro a Roma con l'omologo libico, Ali Zidan. "Insieme abbiamo incontrato l'ad di Eni, Paolo Scaroni - ha detto Letta in conferenza stampa -. Il tema dell'energia è fondamentale per noi. Italia e Libia sono partner strategici dal punto di vista economico e vogliamo rilanciare questa partnership". 
Il premier Zidan, da parte sua, ha sottolineato che è intenzione del governo di Tripoli "incoraggiare le aziende italiane a completare i loro progetti in Libia. Gli orizzonti di cooperazione tra i nostri due paesi sono enormi", ha detto Zidan.

martedì 2 luglio 2013

EGITTO: TAMARRUD VS MORSI



In Egitto la situazione si sta scaldando.
La forte pressione della popolazione e dell'ultimatum imposto al Presidente dal Consiglio Supremo delle Forze Armate egiziane hanno messo Morsi in una posizione alquanto critica. Al momento Morsi non è intenzionato a lasciare il suo incarico e soprattutto a sottostare ad una richiesta di 48 ore per trovare una soluzione immediata ai disordini creatisi negli ultimi giorni.

ALLA FINE HA VINTO IL TAP

Vi proponiamo un articolo, di MRI, sulla contesa vinta dal TAP (Trans Adriatic Pipeline) per l'approvvigionamento di gas naturale dal sito Shah Deniz in Azerbaigian. L'alternativa, sostenuta dalla Commissione Europea, era il progetto Nabucco.
Vi ricordiamo anche il nostro articolo sul TAP.

Venerdì 28 giugno, il consorzio che controlla il giacimento di gas dell’Azerbaigian Shah Deniz ha detto di aver scelto il gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP) come via per l’esportazione del gas nell’Europa occidentale. Il TAP sarà collegato con i gasdotti di esportazione azeri e turchi – in particolare la Trans Anatolian Pipeline (TANAP), anch’essa in fase di progettazione – e trasporterà il gas attraverso Grecia, Albania e Mare Adriatico fino alle coste pugliesi.
Al momento, il consorzio che costruirà il gasdotto TAP è controllato da tre compagnie europee: la svizzera Axpo, la norvegese Statoil – che detengono il 42,5% delle quote a testa – e la tedesca E.ON Ruhrgas, che controlla il restante 15%. Inizialmente, il TAP dovrebbe trasportare 16 miliardi di metri cubi di gas. Il consorzio che controlla il gasdotto punta al 2019 come obiettivo per l’inizio delle esportazioni.


Fonte: Wiikimedia Commons