venerdì 17 maggio 2013

LA SOVRANITA' PERDUTA

Questo è un articolo scritto da una persona che vuole rimanere anonima ma che riteniamo essere molto incisivo ed inerente al tema del nostro blog. E' per questo che ve lo proponiamo per darvi un assaggio di quello che sarà il nostro lavoro (e speriamo il prima possibile, visto che dobbiamo risolvere alcuni problemi tecnici inattessi). A presto!

Dopo l’ultimo “nein”dalla Germania e da gli altri Paesi nordici d’Europa dato al nostro neo Presidente del Consiglio Letta, penso che dovremmo veramente riflettere su come ricostruire questo nostro Paese, senza sottoporci giornalmente a tutti quei Maghi Merlino, con laurea o senza, che per apparire in televisione cercano di imbonirci con ricette magiche che possano dare la felicità.
Economisti, Finanzieri, Tributaristi che hanno studiato nelle loro Università su gli stessi libri e testi di economia che oggi, cambiando qualche fattore dove il risultato non cambia, cercano di far loro ricette antiche e per niente rivoluzionarie a sostegno della disastrosa situazione economica Nazionale.
Una classe politica che non riesce a creare una nuova politica sociale, consapevole che questa situazione catastrofica durerà ancora per decenni, e che crede ancora che togliendoci una mezza imposta abbia il diritto di essere votata dal Popolo Italiano.

Partiti politici formati da vecchi nostalgici di antiche passioni e fedi con giovani che quando hanno avuto una consapevolezza politica hanno visto il bene o il male nel PD o nel PDL.
Molti di loro sono complici di una bugia che dura dall’entrata dell’Euro come moneta unica.
Una bugia che dovrebbe essere condannata per crimini sociali e catastrofe non annunciata, perché chiunque ha avuto incarichi istituzionali, sia in maggioranze governative che all’opposizione, sapeva benissimo le conseguenze che avremmo avuto e non ha fatto altro che riempirci di bugie e promesse che gli hanno consentito di restare al Potere.
Il crollo del Muro di Berlino nel 1989 è stata la dichiarazione del fallimento del Comunismo Sovietico, ma nel 2008 ,con la crisi finanziaria degli U.S.A., è crollato il sistema del Capitalismo Reale nel mondo.
Allora perché, dopo questi fallimenti di filosofie economiche e sociali, perseguiamo ancora la strada dettata dai Grandi poteri economici e bancari?
Sicuramente come i popoli dell’Est hanno pagato e stanno pagando ancora gli errori del Comunismo oggi noi stiamo pagando a questi Poteri forti i loro intrighi finanziari, dopo che hanno giocato al Monopoli sulle spalle dei popoli, con la complicità di tutta la classe politica.
E’ da anni che i cittadini sono tartassati nel dover assistere l’andamento delle Borse, credendo che quella e solo quella è il segnale di benessere o di un malessere nel Paese, quando la Borsa Italiana rappresenta solo un 20% dell’ Economia nazionale, mentre l’altro 80% è rappresentato dall’Economia Reale.
Economia Reale, nessuno ne parla più, perché dobbiamo ancora pagare i debiti alle Banche che hanno fatto investendo i nostri soldi in operazioni rischiose e fallimentari.
Dobbiamo cambiare modo di pensare, di ritrovare una speranza ,una nuova filosofia di vita, un cambiamento radicale, per tornare a far crescere l’Economia Reale.
Siamo “Europei” solo quando siamo controllati sulle nostre produzioni nazionali, dobbiamo adeguarci a normative che niente hanno a che vedere con la nostra storia economica o prestare le nostre Basi militari per far guerre che non ci riguardano, mentre se abbiamo un problema umanitario con l’immigrazione o con i nostri Marò in India e chiediamo un supporto non lo siamo più.
Sicuramente, se essere Europei vuol dire questo, io non mi sento Europeo.
Non mi sento Europeo, quando una Germania, calpesta la mia dignità di Italiano, quando afferma che siamo un popolo che non riesce a pagare i suoi debiti.
I Padri fondatori della Unità Europea avevano stilato con un accordo economico , (C.E.C.A.) il controllo della produzione dell’acciaio, solo per avere la certezza, che non vi fossero più guerre.
E questo accordo era stato fatto perché tutti i Popoli Europei non dovessero subire più l’orrore di altre atrocità e vivere e prosperare con la propria Sovranità Nazionale.
Oggi i popoli del Sud Europa, stanno vivendo la stessa condizione di povertà che avevano nel dopoguerra, con la sola differenza che non hanno più la speranza.
I Grandi poteri finanziari ,con tutta la classe politica che fa da loro cortigiana, stanno impoverendo i popoli imbonendoli di falso revisionismo storico e spacciandosi tutti come gli eredi di De Gasperi, che certo non avrebbe sopportato di vedere il suo popolo in queste condizioni di povertà e orfani della loro identità nazionale.
Siamo nuovamente occupati, non abbiamo più la nostra Sovranità Nazionale e ci stiamo infilando in un” cul de sac” che ci porterà alla distruzione economica del nostro Paese se non avremo uno scatto d’orgoglio e il coraggio di andare controcorrente .
Alla fine della Prima Repubblica le nostre esportazioni verso i Paesi del Sud o dell’Oriente raggiungevano il 90% delle esportazioni nazionali e le nostre Aziende erano sane e piene di nuove iniziative, la disoccupazione era nella media e le classi operaie vivevano con dignità.
Certo qualcuno può dire che aumentava il debito pubblico, ma era un debito nostro come un padre che presta i soldi al figlio, non con delle Banche che vogliono legalizzare la restituzione sulla base del loro profitto aziendale anche se questo profitto viene dal sangue dei cittadini.
Per magia, per una mazzetta di 7 milioni di lire, arrivò la Santa Inquisizione che con un golpe mediatico azzerò una intera classe politica .
Quella classe politica che ha sempre dato dignità al Paese e facendoci sentire orgogliosi di essere liberi e sovrani, come nei casi di Sigonella o del colpo di stato in Tunisia.
Quella classe politica che privilegiava i rapporti economici con gli Stati del Sud, senza mai interferire nella loro autodeterminazione politica.
Dall’inizio della Seconda Repubblica, le nostre esportazioni verso quei Paesi si sono quasi azzerate, abbiamo esportato facendoci pagare con titoli “tossici”, con i Paesi occidentali, abbiamo limitazioni sulle produzioni agricole, industriali, i nostri porti commerciali si sono impoveriti, abbiamo l’Euro, se abbiamo bisogno di finanziamenti per attuare le nostre Riforme dobbiamo andare con il cappello in mano alla BCE e siamo complici in guerre contro i nostri storici partner commerciali quando la nostra Costituzione ripudia la guerra.
Non possiamo tornare indietro, purtroppo, ma se alla vecchia classe politica abbiamo dato l’esilio a questa sicuramente, con la loro oscena corruzione, meriterebbe sicuramente la pena di morte.
Fortunati loro che hanno nelle loro fila anche gli Ultimi Inquisitori.
Abbiamo, geograficamente, la migliore posizione per il commercio sul Mediterraneo e passaggio obbligato per i Paesi Nord Europei, perché non sfruttare ancora questa fortuna naturale che ha aiutato l’Italia dall’epoca Romana fino agli anni 90 ad essere la settima potenza industriale nel mondo?
 

1 commento:

  1. Direi notevole,grande iniziativa e finalmente una proposta concreta e senza bugie cortigiane

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