giovedì 30 maggio 2013

GRECIA: probabile nuovo aiuto della Troika




Ultimamente i media italiani non parlano più della situazione economico-sociale perennemente in calo della Grecia. Forse perché non vogliono creare allarmismi "inutili" o forse perché sanno molto bene che dopo i diktat inflitti a Grecia e Cipro i prossimi potremmo essere noi.
 Un rapporto (vedi articolo) redatto dall'Organizzazione per la cooperazione e dello sviluppo economico (OCSE) e annunciato ieri (29 maggio) nella sede principale a Parigi dichiara che la Grecia potrebbe avere bisogno di ulteriori fondi da parte dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale (FMI) anche nel 2014. Detto in questi termini potrebbe risultare positivo ma approfondendo la questione, il tutto si traduce in obblighi e direttive che lo stato, a cui viene fornito l'aiuto, deve rispettare e cedere, a queste condizioni, la propria sovranità nazionale. Si parla di ESM (Meccanismo di stabilità europeo) o anche detto "Fondo Salva Stati", il quale nasce come fondo finanziario europeo per la stabilità dell'Eurozona, assumendo inseguito però la veste di organizzazione intergovernativa formata da "super" ministri degli stati membri. E' attivo dal luglio 2012 (ed ha sostituito i vecchi FESF E MESF) con un capitale di circa 700 miliardi e suddivide questo capitale in quote tra i vari paesi membri che vi aderiscono e cioè i "17" dell'Eurozona. La quota di contribuzione a questi 700 miliardi di euro italiana è del 17,9% (125 mld) da elargire in 5 anni. L'ESM emetterà prestiti per assicurare assistenza finanziaria ai paesi in difficoltà e acquisterà titoli sul mercato primario ma tutto cio' si quantifica in condizioni, in caso d'insolvenza da parte di un membro dell'organizzazione, molto pesanti: espropri, controllo in parlamento delle politiche economiche ed ulteriore indebitamento. Qundi non si tratta di attingere ad un Fondo di solidarietà che ha a cuore il buon andamento dei paesi della zona euro ma bensì un organismo indipendente e dove tutte le operazione economiche svolte al suo interno sono top secret (solo la Corte Costituzionale tedesca si è pronuncita sulla legittimità del Fondo Salva Stati con l'ordinamento tedesco). 
Ritornando alla situazione greca, l'OCSE prevede che il suo prodotto interno lordo diminuirà (per il settimo anno consecutivo) dell'1,2% l'anno prossimo dopo il calo del 4,8% nel 2013. Quindi, si legge, che dato il livello della recessione e l'assenza di accesso diretto al mercato, il sostegno internazionale potrebbe prolungarsi ulteriormente. Al contrario delle previsioni recenti della Commissione Europea che aveva indicato come la Grecia sarebbe tornata a crescere proprio nel 2014 ed uscire dal programma di salvataggio.
Chiaramente il rapporto getta un'ombra inquietante sul futuro e sulla possibilità di una ripresa della Grecia ed altri dati, rilasciati ieri e pubblicati oggi dal Wall Street Journal, mostrano come i depositi del settore bancario a Cipro sono crollati del 10% ad aprile, il doppio rispetto a marzo, nonostante il proseguio dei controlli stringenti di capitale imposti dalle autorità di Nicosia.
Quindi incrociamo le dita perché l'Italia non abbia mai bisogno dell'aiuto del ESM, altrimenti sappiamo le conseguenze.

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